19 DICEMBRE 2018 – 3 FEBBRAIO 2019
Culminano con l’inaugurazione della mostra “Un secolo di storia di cento primavere”, in programma al Salone degli Incanti martedì 18 dicembre p.v., le celebrazioni del Centenario della Triestina Calcio.
Un’occasione per ripercorrere la storia della maggiore società agonistica di Trieste, ma anche per ripercorrere un secolo di storia sociale, economica, politica della città e del suo territorio; la sua costituzione nel dicembre 1918 – a poco più di un mese dalla fine della Grande Guerra – con la fusione di due preesistenti società calcistiche (Football Club Trieste e Ponziana), segna al tempo stesso il passaggio a un’epoca nuova e la continuità di una esperienza sportiva ereditata dagli inizi del Novecento.
Una società e una squadra in cui si sono da sempre rispecchiate la città e viceversa, in cui le sorti della città si riflettono pure in quelle della società; si comprende così, l’interesse poetico di Umberto Saba per quanto la Triestina sapeva rappresentare e dare al tempo stesso alla popolazione.
Nella scelta delle date di apertura e chiusura della mostra si sono ipotizzate delle giornate rappresentative per l’Unione stessa, ovvero l’inaugurazione nella ricorrenza dell’accordo preliminare per la fusione dei Club FC Trieste e CS Ponziana e la conclusione nella giornata immediatamente successivo alla ricorrenza dell’accordo definitivo che sancisce la nascita ufficiale della U.S. Triestina Calcio (2 febbraio 1919).
Il Comune di Trieste, in stretta collaborazione con il Comitato Unione, e con il fondamentale sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e di Trieste Trasporti, ha perseguito l’obiettivo di trasformare il Salone degli Incanti in un’autentica Casa dello sport cittadino, dedicata al racconto delle gesta alabardate, nonché alla cronaca di un secolo di sport a Trieste, e di quanto sia stato condizionato dai cambiamenti del tessuto industriale cittadino.
I CONTENUTI STORICI
a cura del prof. Roberto Spazzali
La mostra sui cento anni dell’Unione Sportiva Triestina è costituita da due specifiche sezioni:
la sezione cronologica – detta anche “muro della gloria” – dove sono sommariamente raccontati per testi e immagini i cento anni di campionati, con le fotografie delle squadre del passato e del presente, il Roster dei giocatori nelle singole annate, classifica, allenatori e migliori marcatori. Inoltre nel muro della gloria sono narrate pure le vicende societarie, i cambi ai vertici, le promozione, le retrocessioni, i fallimenti.
Le promozioni sono evidenziate con colonne retroilluminate, quelle delle retrocessioni e dei fallimenti con una scelta cromatica che li distingue dal resto dell’andamento sportivo.
Raccontare per testi e immagini la storia della Triestina significa pure raccontare cento anni di Trieste con le sue vicende, ora tragiche ora esaltanti; il declino della maggiore società calcistica triestina ha coinciso pure con quella della città.
Per quanto sia disponibile una vasta letteratura sulla storia della Triestina dalle origini a pressoché i nostri giorni, alcuni aspetti non sono mai stati approfonditi per cui la Sezione tematica è stata realizzata consultando diversi documenti inediti conservati presso l’Archivio di Stato e l’Archivio Generale del Comune di Trieste che hanno permesso di ricostruire vicende davvero poco note oppure descritte in modo estremamente sommario, come l’origine del calcio a Trieste, i progetti per realizzare impianti sportivi tra Ottocento e Novecento, la storia del campo di gioco di Montebello, oppure come la Triestina fu riammessa in Serie A nel 1947, in considerazione non solo della particolare situazione locale, ma anche delle importanti riforme che la FIGC si apprestava a varare a favore del calcio italiano.
E’ stata ricostruita la storia della nascita della Triestina, dal primo patto del 18 dicembre 1918 all’assemblea costitutiva dell’8 febbraio 1919, che darà vita alla società e alla squadra che scenderà in campo l’indomani con i nuovi colori sociali.
Sono ricordati gli anni virtuosi della scuola calcistica danubiana che ha la lasciato un segno profondo a Trieste e che ha fatto crescere un’intera generazione di giovani calciatori, da Rocco a Pasinati e Colaussi, da Trevisan a Valcareggi e Radio, che hanno illuminato nei decenni successivi il calcio come atleti e allenatori.
Ampio spazio è stato dedicato al tifo spontaneo e poi organizzato.
GLI EVENTI COLLATERALI
a cura del Comitato Unione
Un ricchissimo programma di eventi collaterali animerà quotidianamente il Salone degli Incanti per tutta la durata della mostra, proprio prechè, tenuto conto del forte rapporto che intercorre tra la squadra calcistica cittadina e la città stessa, l’obiettivo non è realizzare una semplice mostra, ma creare uno spazio che, nell’ambito del percorso espositivo, possa anche ospitare eventi, sfruttando le straordinarie ampiezze dell’ex Pescheria, vista come vera piazza coperta, dove far succedere, anche simultaneamente, più cose.
Il Comitato Unione, costituitosi nel novembre 2017 proprio con lo scopo di organizzare manifestazioni inerenti i cento anni dell’Unione Sportiva Triestina Calcio, si è speso per ideare un fitto programma di conferenze, convegni, concerti, spettacoli teatrali, …
IL PROGETTO DI ALLESTIMENTO
a cura di studio Giovanni Damiani Architetto per la parte spaziale e architettonica
studio Mollusk per la parte grafica
“Il Salone degli Incanti è prima che un luogo molto difficile quanto affascinante, uno straordinario spazio pubblico coperto e come tale crediamo sia corretto interpretarlo. Una grande piazza al coperto che permette di passare da essere il rumoroso mercato del pesce a spazi per la cultura e lo scambio di idee, uno spazio per lo stare assieme. Per questo abbiamo subito pensato che la grande magia del calcio è proprio il suo essere uno sport che aggrega. Chiunque ha giocato a pallone, sport che può essere super professionistico, ma anche favolosamente da cortile, dove in un prato si possono mettere due borse a terra e giocare liberi a tutte le età. L’idea è stata quella di trasformare questa grande piazza in un campo di calcio, realizzare uno stadio nel mezzo attorno al quale possano girare tutti gli elementi della manifestazione, raccontando la storia della Triestina che è storia della città.”
Attorno al grande campo da calcio, con tanto di tribune, tante immagini, storie e le formazioni, le maglie e i cimeli della gloriosa Unione, ma non una mostra classica, ma un vero e proprio luogo per gli eventi, per stare assieme e trovarsi nel nome dello sport, di un calcio visto davvero come grande aggregatore sociale che tiene assieme fasce di popolazione diverse, ognuna portatrice delle proprie storie, che si compongono nel racconto collettivo di una città intera; un palco a disposizione per concerti e spettacoli teatrali, con un videowall per vedere assieme le partite, spazi per dibattiti sul calcio e non solo, e naturalmente gli spogliatoi in cui “scoprire” com’è cambiato il calcio in questi 100 anni.
Dietro il grande “muro della gloria”, che racconta anno per anno la vita della Triestina, posto all’ingresso, si potrà passeggiare nel grande Salone, passando dallo spazio dedicato ai tifosi, a un bar attrezzato anche con giochi e aree per i bambini e, naturalmente, come in qualsiasi stadio di oggi, all’angolo del merchandising; tante curiosità e tanti luoghi dedicati per ospitare le tantissime iniziative di questo centenario, dando così loro una “casa”, come i concorsi con le scuole e quelli fotografici, nonchè la prestigiosa mostra itinerante promossa dalla FIGC sulla nostra nazionale con i trofei più significativi vinti dagli azzurri e le maglie storiche dei più grandi campioni.