QUANDO LA CITTÀ DIVENNE UNA METROPOLI
Noi eravamo una piccola darsena di pescatori pirati e sapemmo servirci di Roma, servirci dell’Austria e resistere e lottare finché Venezia andò giù. Ora, l’Adriatico è nostro. Così scriveva, nel 1911, Scipio Slataper (“Il mio Carso”), lasciandoci questo importante ricordo, trasformato in una delle citazioni letterarie, che accompagnano il visitatore lungo il percorso espositivo della mostra “La grande Trieste 1891 – 1914. Ritratto di una città”.
Inaugurata oggi (sabato 7 febbraio) al Salone degli Incanti – Ex Pescheria di Trieste, presenti le massime autorità cittadine – “La grande Trieste” è promossa dal Comune di Trieste, con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione CRTrieste e delle Assicurazioni Generali. Responsabili scientifici il direttore del Museo Revoltella e Civici Musei di Storia ed Arte, Maria Masau Dan, il direttore delle Biblioteche Civiche, Bianca Cuderi e il direttore dei Civici Musei Scientifici, Nicola Bressi.
“Una straordinaria occasione – ha sottolineato il Sindaco di Trieste Roberto Cosolini – per conoscere un grande momento del passato della nostra città. La Storia, però, non significa rimpianto, perché la nostalgia di ciò che è finito non porta da alcuna parte. La consapevolezza dei fattori che hanno fatto Grande Trieste aiuta invece a trovare la chiave per aprire la possibilità di un grande futuro per la città”.
“La grande Trieste” – ha affermato l’Assessore alla cultura del Comune di Trieste Paolo Tassinari durante la visita in anteprima, ringraziando le tante persone che hanno collaborato alla realizzazione della mostra, arricchendo le varie sezioni con conoscenza storiche, culturali, scientifiche, artistiche e progettuali – vuol dichiarare il sentimento di una città che, tra Ottocento e Novecento, si fa grande, diventa una metropoli, grazie ad un’espansione commerciale, industriale, architettonica e, anche, museale. Un percorso lungo un’epoca ancora poca studiata (ma che sarà approfondita con una serie di conferenze tematiche durante tutto il periodo di apertura, fino al 3 maggio), allestito in un contesto speciale – la ex Pescheria edificata nel 1913 dall’architetto Giorgio Polli – che diventa parte integrante della mostra e luogo di collegamento con tutti i musei cittadini.
“La grande Trieste” è stata costruita quasi esclusivamente attorno al patrimonio dei Musei civici e delle Biblioteche di Trieste, ad eccezione dello spazio destinato alla cultura slovena – affidato alla cura della Narodna in študijska knjižnica / Biblioteca Nazionale Slovena e degli Studi – e quello dedicato alle Assicurazioni Generali.
“Le Assicurazioni Generali nascono nel 1831 – ha affermato Simone Bemporad, Direttore Communications and Public Affairs del Gruppo Generali – un periodo straordinario per Trieste, allora centro economico e finanziario di rilievo internazionale. Il nostro Gruppo è da oltre 180 anni testimone dell’evoluzione della città e dei suoi cambiamenti. Una lunga storia di cui abbiamo preziose testimonianze conservate nel nostro Archivio Storico e che siamo molto lieti oggi, attraverso questa mostra, di poter mettere a disposizione della città e dei visitatori”.
La documentazione fotografica – proveniente dalla ricchissima Fototeca dei Musei civici di storia ed arte – rappresenta il filo conduttore, mentre il confronto puntuale fra immagini e materiale permette di contestualizzare gli oggetti, comprenderne meglio il valore e il significato, grazie al coordinamento e ordinamento delle sezioni di Lorenzo Michelli, l’allestimento curato dall’architetto Dimitri Waltritsch ed arricchito dal design grafico di Matteo Bartoli.
La Fondazione CRTrieste ha tra i suoi obiettivi quello di concorrere alla promozione del benessere sociale ed economico di Trieste e della sua provincia. Per questo motivo – ha dichiarato Paolo Santangelo, Segretario Generale della Fondazione CRTrieste, presente all’inaugurazione – ha inteso sostenere l’iniziativa del Comune di Trieste, che tra i suoi pregi ha quello di valorizzare il patrimonio storico e artistico proveniente dalle principali Istituzioni museali e dalle biblioteche cittadine, convinti che iniziative come queste favoriscano anche la conoscenza della storia della città.
Le dieci Sezioni – ospitate lungo le due navate laterali della ex Pescheria, arricchite da riproduzioni fotografiche, dipinti, oggetti, modelli ed altri materiali provenienti da 7 istituzioni culturali – sono così intitolate: Sotto il segno degli Asburgo, La città immediata dell’Impero, La capitale dell’Adriatico asburgico, Proiezioni marittime della “Grande Trieste”, Scatola magica – luoghi della musica e dello spettacolo, La Trieste slovena, Sguardi sulla città, Nascita dell’archeologia, Arte a Trieste tra Monaco e Venezia – “Una nuova e diversa scintillazione”, Assicurazioni Generali: Trieste fulcro di una leva internazionale.