Leggere la società attraverso i suoi gioielli
martedì 31 marzo, ore 17.30
Auditorium del Salone degli Incanti
parlerà: Grazia Tatò, presidente della Deputazione di storia patria per la Venezia Giulia e già direttore dell’Archivio di Stato di Trieste
Le vicende archivistiche che portarono a salvare lo straordinario nucleo di preziosi, unico in Italia. Trieste celava un tesoro segreto, custodito nelle sicure casse dell’Archivio di Stato, in seguito al versamento da parte dell’Intendenza di finanza di questa documentazione costituita da gioielleria, monete e argenteria.
Eredità del Governo Austriaco, questa serie è testimonianza dei cambiamenti che la società triestina ha vissuto negli ultimi due secoli: oreficeria, gioielleria, monete, argenti, valuta straniera ci raccontano come si viveva, le mode, le tradizioni, le abitudini popolari e borghesi tra il XIX ed il XX secolo.
Giulia Bernardi, perito ed esperto in gioielli d’antiquariato, docente di gemmologia, darà corpo e consistenza alle usanze derivate dagli ori tradizionali, ai ricordi legati agli eventi più importanti, i così detti riti di passaggio.
Roberto Borghesi, perito ed esperto in gioielleria e orologeria d’antiquariato, presidente dell’Associazione Antiquari regionale, introdurrà il tema del gioiello maschile: una nuova esigenza di distinzione tra le classi più abbienti, che vogliono rendere pubblica la loro nuova posizione nella società, nelle piazze d’affari, nei luoghi pubblici, ma soprattutto a teatro.